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Storia del pattinaggio in linea

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Storia ed evoluzione tecnica
Prototipi funzionanti di pattini con ruote in linea, e dotati di una sorta di tampone/freno anteriore per emulare una lama di figura da ghiaccio, sono testimoniati in Germania in videoclip storici del 1933 e del 1938 che dimostrano come elementi del pattinaggio di figura — quali trottole basse, angeli e cross-roll all'indietro — fossero già fattibili. Pattini in linea compaiono volutamente come surrogato dei pattini da ghiaccio anche in un film-commedia sovietico del 1963.

L'azienda tedesca Euba produce in serie tra il 1959 e il 1962 pattini in linea con cui allenarsi e sperimentare gli elementi "di figura" senza ghiaccio. Verranno chiamati dapprima Silberpfeil (Freccia d'argento) e poi Swingo. Ne esistono versioni con tre e con quattro ruote di gomma montate su telai rockered in lega di alluminio, inclusivi di tampone anteriore. I pattini Bi-Skates con due ruote in linea, inventati da Ralph Leftwich Smith nel 1967, vengono prodotti a Los Angeles a partire dal 1972 anche in versione da artistico con freno-tampone anteriore.

Lionel Louis Murry registra nel 1979 il marchio di fabbrica Triskate e brevetta nel 1980 gli omonimi pattini che già produceva in serie in Inghilterra, dotati di tre ruote in linea e tampone/freno anteriore, che vengono esportati in diversi paesi europei. La data di prima realizzazione dei Triskate sembra essere anteriore alle registrazioni legali mentre un qualche successo commerciale arriva nel 1980-81, ma durerà pochi anni a causa dei prezzi (altre aziende che si affacciano sul mercato utilizzano scarponcini di plastica, più economici di quelli in vera pelle e cuoio usati da Triskate) e del prorompente battage pubblicitario attuato dalle altre marche. Restano comunque tra i primi pattini in linea di discreta diffusione, studiati per restituire le sensazioni di una lama di figura e per permetterne l'esecuzione degli elementi tecnici. Il marchio Tri-skate è registrato nel 1979 anche in Canada. Forse per questo si diffonderà erroneamente come prodotto americano in Olanda, poco prima dell'avvento dei Rollerblade.
I Triskate, e in qualche misura anche i precedenti Euba, incorporano soluzioni tecnologiche — utili per il pattinaggio di figura e non — che saranno riscoperte e utilizzate anni dopo da altri produttori: telaio metallico monolitico ma leggero; ruote in poliuretano provviste di mozzo interno; assi non sporgenti delle ruote (tutti espedienti che i Rollerblade del 1983 ancora non adottavano]); telaio già rockerato e con spaziatura diseguale tra le tre ruote (come negli attuali pattini Snow Whites e Pic Skates); inserti a protezione dello sfregamento tra telaio e pista (a tutt'oggi proposto da Off-Ice Skates come loro elemento distintivo).

A partire dal 1980 il rapido successo e l'ampia diffusione del pattinaggio in linea, soprattutto per uso fitness e velocità, porta ad un deciso sviluppo del settore con miglioramento tecnico delle ruote in termini di scorrevolezza, aderenza, resistenza ai salti e flessibilità utile all'esecuzione di traiettorie curve. Ne beneficiano in modo sostanziale anche i pattini in linea per le figurazioni artistiche coi quali, grazie sempre all'adozione di un elemento anteriore con lo stesso ruolo della seghettatura di una lama da ghiaccio o di un tampone dei pattini a rotelle, diventa possibile eseguire abbastanza agevolmente gli elementi del pattinaggio di figura: trottole e salti singoli o doppi.

I primi pattini in linea moderni di qualità pensati specificamente per questa disciplina e che riscuotono un indiscusso apprezzamento sono del 1995, anno in cui l'azienda americana Harmony Sports Inc. ― attualmente PIC Skates ― brevetta una particolare forma e installazione del tampone. Adotta inoltre una disposizione delle ruote che segue la stessa curvatura di una lama da ghiaccio, espediente che migliora la manovrabilità (ma la cui paternità, oltre che di Murry, è di numerosi altri inventori precedenti). Va riconosciuto a Nicolas (Nick) Perna e alla Harmony Sports il merito di avere contestualmente reso disponibili video dimostrativi e didattici, rivolti principalmente a istruttori e praticanti di pattinaggio su ghiaccio Filmato audio Pic Skate, su YouTube..

L'azienda americana Seneca Sports aveva comunque già brevettato nel 1994 e prodotto, in collaborazione con Kristi Yamaguchi campionessa olimpica su ghiaccio, un pattino simile al PIC skate, economico e pensato per una diffusione di massa. Verrà peraltro commercializzato senza evidenziarne il suo possibile uso per figurazioni artistiche. Seneca nel suo brevetto cita l'esistenza nel 1993 dei pattini per artistico in linea italiani Risport Galaxie, dotati di un tampone anteriore standard (e perciò non brevettabile).

L'australiano Jayson Sutcliffe, campione mondiale di pattinaggio artistico a rotelle e in linea, (pseudonimo Rolaboi-Rolleboy) testimonia, fornendo così conferma, che stand promozionali e sessioni dimostrative di pattini di figura in linea tra cui i Risport appaiono nei mondiali a rotelle del 1993 a Bordeaux (FR) e nel 1994 a Salsomaggiore (IT). Il primato di aver realizzato i primi pattini di questo genere per uso agonistico pare quindi spettare all'azienda italiana Risport. Un ruolo chiave in tale sviluppo è svolto da Ruben Omar Genchi, pattinatore e allenatore italo-argentino che afferma "il pattino in linea [per artistico] l'ho inventato io: prima non esisteva a livello sportivo... ho convinto la Risport a investirci e la Federazione Internazionale a crederci". L'accoglienza iniziale è entusiastica, tant'è che "Ai tempi di Ruben l'artistico in line era largamente praticato, anche da chi non vi ricercava uno sbocco agonistico".

Nello stesso periodo altri produttori tra cui gli italiani A.T.L.A.S., la statunitense Snyder Skates Co. e l'australiana Custom Inlines realizzano pattini di questo genere, facendo crescere l'interesse per quella che è vicina a diventare una nuova specialità del pattinaggio. Per completezza vanno elencati i pattini Snow White della taiwanese Double L's e i Butterfly, spin-off migliorato del prodotto Risport, della McRuben Pro italiana ribattezzata poi Prosk8.

Un manuale specifico "How to Jump and Spin on In-Line Skates" (come fare salti e trottole sui pattini in linea) esce nel 2000. Nel 2000 e 2001 aprono in Francia le prime due scuole di pattinaggio artistico che combinano addestramento su ghiaccio in inverno e su pattini in linea d'estate. La federazione statunitense USA Roller Sports nel 2002 include tra i materiali didattico-formativi disponibili al pubblico anche un "In-line Technical Video" della durata di un'ora, che illustra per il pattinaggio di figura in linea sia le tecniche di base che quelle avanzate di esecuzione di salti e trottole.

Da questi primi esordï balza evidente l'importante coinvolgimento per la crescita della disciplina proveniente da praticanti di pattinaggio di figura su ghiaccio, alcuni dei quali citati più avanti, come Perna, Farris, Bennis, Faugère, Yamaguchi, Marcastel, Sutcliffe, e altri: per lo più pattinatori / pattinatrici con un passato di agonismo su ghiaccio piuttosto che con esperienza di rotelle.

D'altro canto i maggiori produttori internazionali di pattini in linea hanno sistematicamente trascurato questo potenziale settore, considerandolo o marginale o non in sintonia con l'immagine da loro proposta delle attività sportivo-ricreative praticabili, una presa di posizione che ha senz'altro dilazionato la successiva evoluzione.

Negli ultimi anni l'offerta di pattini di figura in linea pare essersi stabilizzata a livello mondiale a sole quattro aziende produttrici tra cui:
Double L's International Co. Ltd. a Taiwan
PIC Skates negli Stati Uniti
Off-Ice Skating in Inghilterra
Custom Inlines in Australia

Si tratta principalmente di telai — ossia la sola parte metallica con ruote e tampone — da accoppiare ad uno stivaletto da artistico che va procurato indipendentemente. In alternativa le stesse aziende forniscono anche i pattini completi. Tra breve tempo potrebbe affacciarsi sul mercato dei telai in linea anche la italiana Roll-Line. Si può vedere la foto del prototipo sulle locandine di annuncio del campionato europeo e World open inline di Dijon (Francia) del 2017.

Dal 2002 la Fédération Internationale de Roller Sports ha incluso tra le specialità dei campionati mondiali di pattinaggio artistico a rotelle anche il pattinaggio inline libero individuale maschile e femminile.

Va preso atto che lo sviluppo di questa nuova disciplina del pattinaggio è sinora avvenuto a ritmi piuttosto lenti. La ragione di fondo è da ricercarsi nella dicotomia tra i suoi fondamenti tecnici – assai più simili a quelli del pattinaggio di figura su ghiaccio che a quelli del pattinaggio artistico a rotelle – e la necessità di farne ricadere la gestione e la crescita agli organismi preposti alle discipline a rotelle, vuoi perché l'attrezzo in questione è dotato di ruote, vuoi perché la tipologia di impianti utilizzati e di conseguenza le società sportive e i potenziali atleti e allenatori ricadono nell'universo delle rotelle.

Non meraviglia quindi che o singoli promoter con capacità mediatiche, o istituzioni, o associazioni spontaneamente formatesi nel corso degli anni abbiano tentato di supplire ad una carenza di fondo di gestione, promozione della specialità ed organizzazione di attività focalizzate sul pattinaggio di figura in linea. Vanno segnalati in tal senso, includendovi anche individui e organizzazioni oggigiorno non più attivi: Nick Perna, Cathy Galière-Marcastel, Jean-Pierre Faugère fondatore della scuola Glace et Roller Inline de Paris, la European Inline Figure Skating Association, Carlesa Williams, Jayson Sutcliffe, Jo Ann Schneider Farris, la International Inline Figure Skating Association, la World Inline Figure Skating Association, il movimento italiano Pattinaggio Creativo[35], le diverse troupe Beau Idéal, SK8 Troupe di Ice Theatre of GB, Virginia Ice Theatre of Fairfax, Le Patin Libre, Cirque du Soleil con le loro performance "fuori ghiaccio".

Un ruolo di rilevo spetta tutt'oggi alla World Inline Figure Skating Association (WIFSA)costituitasi sotto l'impulso di Faugère a inizio 2010 e che conta attualmente tra i partecipanti tredici diverse nazioni. La finalità è quella di diffondere nel modo più ampio questo sport e moltiplicare il numero di competizioni ed eventi a tutti i livelli tecnici. In direzione complementare si muovono le altre troupe dando opportunità al largo pubblico di vedere dal vivo le potenzialità di questo tipo di pattinaggio sconosciuto ai più, e dimostrando che esso permette di ricreare le stesse movenze ed emozioni del ghiaccio in ambito teatrale, in aree urbane, in spazi limitati, marginali o negletti. Qualsiasi piazza cittadina o galleria di centro commerciale può diventare palcoscenico per uno spettacolo di pattinaggio di figura.

Tratto da wikipedia.org

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